XXXIV Convegno Nazionale FISieo

“Processi di salutogenesi: il bacino. Studi, esperienze e correlazioni” 23-24-25 Maggio 2025 Serena Majestic Hotel Residence Viale Carlo Maresca 12 – 65015 Montesilvano (PE) Il tema di questo convegno sarà il bacino in tutte le sue implicazioni. Il tema del bacino consente una trattazione da molteplici punti di vista, energetico, fisico, emotivo e spirituale. Il programma e i relatori saranno comunicati al più presto. Al prossimo Convegno Nazionale sarà possibile, per i soci RIS e ROS, partecipare con un Poster di 70 x 100 cm attraverso il quale l’autore e/o gli autori, che avranno lavorato in piccoli gruppi, potranno esporre le proprie esperienze, ricerche e studi relativi al bacino. Inoltre sarà possibile presentare esperienze di shiatsu in strutture sanitarie. In questo modo si vuole dare un’opportunità a ciascuno per dare voce alla grande ricchezza che caratterizza il cammino della nostra realtà. Cliccando qui trovate un’informativa per la realizzazione del poster. Gli iscritti al Convegno che desiderano presentare un loro lavoro nell’area dedicata ai Poster devono presentare la loro proposta entro il 1 febbraio 2025 all’indirizzo: segreteria@fisieo.it, sotto forma di file pdf. La FISieo si riserva di accettare le pubblicazioni presentate valutandone: La coerenza con le finalità culturali e sociali della FISIEO La validità del lavoro presentato Potete dunque segnare le date sulle vostre agende, 23-24-25 Maggio 2025, in attesa di comunicarvi a breve altri dettagli e altri principali appuntamenti nazionali FISieo. Un cordiale saluto CST FISIEO  Area Professionalità Ufficio di Segreteria Nazionale

Nuove date XXXI Convegno Nazionale FISieo

Sono state confermate le nuove date per il Convegno Nazionale dello Shiatsu FISIeo. Dopo il rinvio dovuto all’emergenza nazionale Coronavirus il XXXI convegno si terrà nei giorni 2-3-4 Ottobre, il luogo sarà lo stesso: Serena Majestic Hotel & Residence  Viale Carlo Maresca, 12 – 65015 Montesilvano – Pescara Le condizioni per l’iscrizione rimangono invariate, a breve aggiungeremo dettagli su eventuali variazioni del programma.

Rinviato il XXXI Convegno Nazionale FISieo

Rinvio convegno marzo 2020 per il contrasto alla diffusione del Coronavirus Covid-19 Dopo aver acquisito le necessarie informazioni dalle istituzioni, dai relatori e dalla struttura alberghiera, dopo aver fatto tutte le valutazioni e considerazioni nell’esclusivo interesse dei soci e per la tutela dell’immagine dello shiatsu in Italia, tenendo conto della situazione attuale e dei fatti degli ultimi giorni, il direttivo della FISieo, per senso di responsabilità e per consentire lo svolgimento con la serenità che merita questo importante appuntamento, ha ritenuto di rinviare il convegno nazionale, previsto per il 20-22 marzo 2020. La nuova data potrebbe essere 2-3-4 ottobre 2020, ciò consentirebbe di mantenere inalterate le prenotazioni alberghiere già effettuate e le quote di iscrizione al convegno FISieo già versate. Eventuali richieste di rimborso verranno gestite eccezionalmente dalla FISieo e dalla struttura alberghiera. Sicuri della vostra comprensione, cordiali saluti il Direttivo FISieo PS vi ricordiamo che dal sito di Trenitalia: https://www.trenitalia.com/it/informazioni/rimborso-per-rinuncia-al-viaggio-febbraio-2020.html Per i clienti che hanno acquistato fino al 23 febbraio 2020, un biglietto per viaggi su Frecce, Intercity, Intercity Notte e Regionale, Trenitalia riconoscerà il rimborso integrale per qualsiasi viaggio e indipendentemente dalla tariffa acquistata, in caso di rinuncia al viaggio per Coronavirus. La richiesta deve essere presentata entro il 1 marzo 2020.

Abstract relazioni 2020

IL SEI KI di KYOKO KISHI La presentazione del SEI KI non può che inziare con questa poesia di Akinobo Kishi ( che ha creato e sviluppato questa tecnica) in cui è espressa l’essenza stessa del SEI KI: „mano morbida e calda quando tocca si espande e raggiunge ogni livello e ogni spazio sapendo dove deve toccare non ha alcun dubbio, alcuna esitazione è lenitiva è la pienezza centrata nel cuore porta alla sensazione di essere cullati permette al Ki dal cielo di passare attraverso di te porta via la disarmonia: rinascere attraverso il tocco“ Un altro aspetto fondamentale del Sei Ki, che verrà presentato al Convegno, lo troviamo in questa storia del Chuang-Tzu : “Un giorno un operaio, passando vicino al re, gli chiese cosa stesse leggendo. Il re anche se stupito per essere stato interpellato in questo modo così diretto da un operaio, rispose che stava leggendo i grandi filosofi. L’operaio tranquillamente gli disse che non si può evincere l’essenza di nulla solo dalle parole. Il re irato, ma anche incuriosito per la sfrontatezza dell’operaio, gli chiese di spiegarsi meglio “L’operaio disse che aggiustava ruote e che sebbene delle sue abilità molto potesse essere spiegato, i dettagli più importanti potevano essere appresi solo attraverso l’esperienza diretta e ripetuta; la sensazione precisa di una buona giuntura e di una curva corretta ad esempio. Perché voi volete leggere gli avanzi delle persone morte ?”Noi abbiamo abbondanza di libri, guide per un apprendimento sicuro, che ci spiegano in dettaglio teorie e tecniche con ampie e complete illustrazioni. Il Sei KI si fonda sul fatto che l’essenza delle cose è percepibile attraverso l’esperienza, è guardando nella natura umana e vedendo le cose come sono.Il lavoro di Akinobo Kishi, ora testimoniato da me, ha questa connotazione che è nella tradizione giapponese, come in tutte le tradizioni prima che si creasse la frattura tra spirito e materia o tra filosofia e scienza.Oggi l’attualità e l’importanza di questo pensiero e di questa tradizione ci viene riconsegnata proprio dalla scienza che presenta una forte tensione al superamento di questa dicotomia. Per esempio grazie alla collaborazione di scienza e tecnologia è ora possibile vedere lo stato “mu shin” della mente (termine che viene tradotto ‘mindlessness’ e anche ‘mente vuota’).Nel racconto tratto dal Chuang-Tzu è interessante sottolineare come l’operaio che riparava ruote, senza sottovalutare l’importanza della tecnica che può essere spiegata, affermi che i dettagli più importanti delle sue abilità potevano essere appresi solo attraverso l’esperienza diretta e ripetuta. E che una buona giuntura e una curva corretta sono una sensazione precisa.Questa precisa sensazione è anche un’esperienza sostenuta dalla “serenità” e dalla “mindlessness”Questa è la sintesi del lavoro del Sei ki. Nel mio intervento, teso anche a mostrare come il Sei Ki valorizzi l’altro, condividerò gli esercizi per sviluppare un corpo vivo e percettivo. Proporrò il Gyo ki, un esercizio di base per sperimentare la risonanza, la possibilità di entrare in risonanza con l’altro, ed esercizi per lo sviluppo fisico di Hara e di Koshi. Questi esercizi potranno essere utili per comprendere come Hara non abbia solamente una valenza fisica. Hara ha infatti anche una valenza più ampia che potrebbe essere meglio definita come una sensazione/esperienza. Come uno spazio senza forma.Partendo da queste tecniche e da queste spiegazioni mostrerò il loro sviluppo e il loro utilizzo nel trattamento Sei Ki che mostrerò; proponendo a tutti di fare, con la mia guida, questa esperienza. Lo Shiatsu Namikoshi per il trattamento dell’Allergia Respiratoria, di Saskia De Veer In questa sequenza alcune parti vengono direttamente dalla preziosa Tecnica Base dello Shiatsu Namikoshi. È un trattamento bellissimo da fare preferibilmente all’inizio dell’anno come prevenzione, per rafforzare il corpo prima della diffusione dei pollini.Extra: poiché credo che rispettare e valorizzare l’altro sia fondamentale nel nostro lavoro, insegnerò una pratica di protezione che proviene dal JinShinDo. Noi la eseguiamo ogni giorno in classe.Evidenzia che il rispetto e il dar valore sono importanti non solo verso i nostri riceventi, ma anche e molto verso noi stessi. Anatomia Energetica, Valorizzare tutti gli Aspetti di Ognuno di Noi, di Nicola LEY (Pooley) Questo Workshop si basa sul lavoro iniziato e sviluppato della mia cara amica ed insegnante Pauline Sasaki. Uno degli aspetti, delle caratteristiche, del lavoro che lei ha chiamato Quantum Shiatsu è il passaggio, la transizione, tra i diversi stati dell’Essere Umano. Il nostro corpo fisico, è composto da elementi materiali: ossa, organi, ecc. ecc. ma esso include anche la sua parte energetica: il nostro respiro, il battito cardiaco e gli impulsi elettrici del nostri pensieri.Il Corpo Eterico include tutto il nostro Essere ed è un riflesso dei nostri pensieri, delle nostre emozioni e della nostra fisicità. Il Corpo eterico comprende anche i meridiani che rappresentano il ponte, il collegamento tra i diversi corpi.C’è poi quell’aspetto che Pauline ha chiamato la “Griglia” che è il modo in cui l’energia si organizza a livello spirituale. Questo aspetto include il Corpo Astrale che ci collega con il Tutto. Anche i meridiani possono collegarsi con lo Spirito degli organi, come ad esempio con il Po, l’anima mortale collegata con i Polmoni.In questo Workshop sperimenteremo questi diversi stati con delle semplici pratiche di QiGong ed esercizi sull’energia. Li osserveremo in ognuno di noi rispettando i diversi aspetti che ci rendono umani. E, naturalmente, ci collegheremo con questi aspetti attraverso lo Shiatsu. L’eredità di mio padre Shizuto Masunaga, di Haruhiko Masunaga Shizuto Masunaga ha dedicato la sua vita allo shiatsu e al suo sviluppo, lasciando a noi il percorso dello shiatsu dei meridiani da lui stesso iniziato. In quest’occasione verranno ripresi alcuni contenuti dei testi “Zen shiatsu” e “Anpuku zukai” per comprendere in modo più chiaro il reale significato dello shiatsu del maestro Shizuto Masunaga.DIMOSTRAZIONE PRATICA: presentazione del trattamento della zona lombare e delle articolazioni. Il senso e lo spirito del tocco nello shiatsu, di Pia Staniek “tutto quello che è reale nella vita è l’incontro – con se stessi, con gli altri.” Martin Buber Noi tutti veniamo da ambienti diversi e abbiamo scelto lo shiatsu come una nuova direzione.

“Salve sono Daniele, risolvo problemi” – Strategie di Shiatsu per il dolore fisico

di MARCELLO COMETTI “Il dolore fisico è un concetto molto vasto, ma nella maggior parte dei casi la richiesta che ci perviene è legata al dolore. Noi possiamo insistere sinchè vogliamo sul concetto di shiatsu come portatore di benessere, ma la richiesta dominante è quello dello shiatsu-terapia. Il benessere viene dopo, viene percepito in un secondo momento. La vera notizia, clamorosa, è… che lo shiatsu funziona!!”. Daniele Giorcelli – torinese, 56 anni il prossimo 20 luglio, uno dei fondatori della federazione nazionale Scuole di Shiatsu, autore del libro “Gengo Shiatsu, il linguaggio della pressione” – conosce il dolore, sa come affrontarlo nella pratica quotidiana e sa benissimo che nella grande maggioranza dei casi è proprio un “dolore” ad avvicinare per la prima volta un utente al mondo shiatsu. Intitolando “Salve, sono Daniele, risolvo problemi” la sua seguitissima relazione teorico-pratica al XXX Convegno nazionale di Montesilvano, il 12 aprile scorso, Giorcelli non ha solo voluto richiamarsi con una ghiotta citazione cinefila al Mr.Wolf di Quentin Tarantino in “Pulp fiction”, ma ha anche circoscritto con nettezza la “mission” dell’operatore-shiatsu, appunto un risolutore, nel senso più ampio del termine, dei problemi di chi gli siede difronte. “Noi – dice Giorcelli – dobbiamo ricordare sempre che siamo esseri multidimensionali, legati al binomio mente-corpo in un meccanismo in cui il corpo fisico è il terminale di emozioni, di stati d’animo, di percezioni sensoriali non fisiche. Questa gamma variegata di percezioni individuali ci dice che il dolore può essere vissuto in molti modi, e che lo stesso vale per la individuale sopportazione del dolore: in genere se c’è una forte consapevolezza corporea l’asticella della sopportazione sale, è alta, e l’operatore nel suo agire non incontra troppi divieti o paletti”. Un dolore multidimensionale, dunque, multistrutturato. Un dolore che diviene anche metafora e narrazione del viaggio umano di ognuno di noi, come anche ricordava il poeta e scrittore giapponese Kenji Miyazawa quando scriveva: “Noi dobbiamo abbracciare il dolore e bruciarlo come combustibile per il nostro viaggio”. Ma all’operatore shiatsu preme andare alla radice del problema, sciogliere i nodi e, come Mr. Wolf, risolvere il problema. “Nel nostro caso – dice Daniele – non è importante solo il “dove” siannida il dolore, ma anche, direi soprattutto, il “come” noi andiamo a comprendere quel dolore e ad affrontarlo. Io personalmente parlo di tre modi diversi di lavorare e di concepire il trattamento: con lo shiatsu “ritmico” (l’operatore affronta i singoli punti uno di seguito all’altro, quasi seguisse un ritmo continuo), con lo shiatsu-corda (l’operatore cerca una connessione lineare fra due punti collegati), e con lo shiatsu “diapason”, che è quello che io utilizzo con maggior successo, laddove l’operatore cerca col contatto una frequenza di risonanza, andando a sintonizzarsi su quella frequenza e lavorando su di essa. E’ sempre una sfida, questa, perché può risultare complicato trovare il livello che fa vibrare il punto dolente, e richiede grande capacità di ascolto non tanto e non solo nella fase di “entrata” quanto soprattutto in quella di “uscita”. E se si coglie la risonanza giusta spesso la risposta del paziente non si ferma al livello fisico ma può dare anche risposte di tipo emozionale, sempre da leggere e cogliere con la massima attenzione. E’ da quelle risposte che si inizia a diradare la nebbia che noi stessi spargiamo nel tentativo istintivo di difenderci dal dolore”. La via della guarigione, comunque, sta nella complessità dell’interazione operatore-utente, e nella profonda consapevolezza che non esiste un meccanismo on-off, accendi-spegni, ma un percorso di “riscrittura” degli equilibri messi in crisi. Dice Giorcelli: “Ovviamente dopo ogni trattamento è necessario dare tempo all’accoppiata mente-corpo per elaborare una risposta alle modificate condizioni del distretto interessato: la saggezza di quel meccanismo complesso ed integrato fa sì che esso cerchi continuamente di “aggiustare” e di ricalibrare il tutto alla ricerca di un nuovo equilibrio. Sicuramente il primo passo per guarire è prendere coscienza del problema, e non certo fare finta che il problema non esista. Da questo punto di vista l’operatore ha il compito fondamentale di riuscire a connettersi con il paziente, di entrare in sintonia e di guidarlo in questo processo che potremmo chiamare di cognizione del dolore. Senza esagerare, ovviamente, e senza inutili orpelli. Nel nostro caso dovremmo ricordarci sempre di una regola aurea che nel mondo anglosassone suona così: less is more. Ovvero: meno è di più, meno è meglio. Insomma, l’essenziale è perfetto. E funziona sempre”.

…un po’ di storia della FISieo

di Teresa Nigro I passi che sono stati fatti sono molto importanti e significativi, e in questo spazio voglio ripercorrere i più significativi (dal 2010 ad oggi) che hanno portato la Federazione ad essere quella che è oggi: nel 2011 alcune delle più importanti realtà del mondo dello shiatsu si uniscono insieme alla FIS – Federazione Italiana Shiatsu in un’unica grande associazione e nasce la FISieo – Federazione Italiana Shiatsu Insegnanti e Operatori nel 2013 la legge n. 4 del 14 gennaio 2013 “Disposizioni in materia di professioni non organizzate” segna uno spartiacque tra il passato e il futuro per tutte le professioni non organizzate in ordini e collegi, tra cui quella di insegnante e operatore shiatsu sempre nel 2013 altra legge fondamentale per la certificazione delle competenze è la 13/13. L’ obiettivo della Federazione è stato ed è quello di creare momenti di dialogo tra le due leggi per poter costruire migliori possibilità per lo sviluppo della professione. Sono ormai passati 6 anni dall’entrata in vigore delle suddette leggi che, se da un lato ha portato ad una maggiore burocratizzazione delle attività associative, dall’altra ha consentito alla Federazione di strutturarsi sempre di più al suo interno, ripensando ad un’organizzazione in grado di mettere in comunicazione le aree culturali, in funzione della diffusione della Scienza dello Shiatsu. Le cariche sociali canoniche che tutti i soci conoscono, e hanno imparato a conoscere, nel tempo sono rimaste invariate: Presidente, Tesoriere, Direttivo, Assemblea dei soci, Probiviri, Commissione Esami, oltre che le singole sezioni regionali. La grande novità è il CST FISieo, Comitato Scientifico Tecnico, che al suo interno racchiude area insegnamento area valutazione area professionalità L’esigenza di una maggiore comunicazione all’interno della Federazione e all’esterno, per raccontare cosa siamo e cosa facciamo, ha fatto si che nascesse questa struttura, ciò ha consentito che le offerte culturali proposte fossero tra loro organizzate e omogenee, con le proprie caratteristiche e peculiarità, ma con l’obiettivo comune di far crescere il professionista shiatsu attestato FISieo, di presentarsi ai propri riceventi e alle istituzioni, forte di una struttura solida alle sue spalle. Struttura che tutela da un lato il socio e il professionista, dall’altro l’utenza. L’aspetto più stimolante è forse il principio di NON OBBLIGATORIETA’ e della LIBERA VOLONTA’. In primis la decisione di FISieo di chiedere l’inserimento nell’elenco del MISE – Ministero Sviluppo Economico – tra le associazioni che POSSONO rilasciare l’attestazione di qualità e qualificazione professionale dei servizi. Secondo, la FISieo certa di svolgere un servizio ai propri soci ed ai loro clienti, si è volontariamente sottoposta alle verifiche del Comitato Indirizzo e Sorveglianza (CIS) promosso dal CoLAP (Coordinamento Libere Associazioni Professionali) ai fini della verifica del processo di Attestazione di Qualità che rilascia ai propri soci garantendo ancor di più i clienti dei soci stessi. Sempre in virtù dei principi di correttezza, trasparenza e veridicità ha attivato una ristrutturazione dei parametri del sistema di aggiornamento professionale: L’aggiornamento professionale per i soci FISieo si differenza a seconda che si tratti di un socio professionista attestato o di un socio insegnante attestato. Il socio insegnante attestato è un socio professionista attestato che soddisfa anche i parametri che FISieo richiede agli insegnanti. Le due figure devono seguire aggiornamenti professionali differenti. Il socio professionista attestato e il socio insegnante attestato devono conseguire nel triennio istituzionale attività formative che lo portino a cumulare 150 crediti formativi (ECOS per gli operatori ed EDUCIS per gli insegnanti). Il triennio istituzionale è il triennio solare, il primo parte dal 01/01/2018 e termina il 31/12/2020, il secondo triennio inizierà il 01/01/2021 e terminerà il 31/12/2023 e così via. I punti ECOS/EDUCIS possono essere riconosciuti per aver seguito attività svolte dalla FISieo (anche attraverso le sue organizzazioni regionali) oppure per aver seguito attività svolte da entità accreditate dalla FISieo (tipicamente scuole di shiatsu). Le scuole di shiatsu che vogliano richiedere l’accreditamento di un evento dovranno inoltrare domanda alla FISieo ed un’apposita commissione preposta verificherà l’evento e definirà quanti crediti formativi rilasciare. Tutti gli eventi che rilasciano crediti formativi (punti ECOS/EDUCIS)) devono essere presenti sul sito della FISieo ed ogni socio potrà decidere liberamente quali eventi seguire nel corso del triennio. ed ogni socio potrà decidere liberamente quali eventi seguire nel corso del triennio. I soci che non si iscrivono consecutivamente per tutti e tre gli anni del triennio di riferimento, non hanno diritto all’Attestato, per mancanza del requisito base ossia di essere in regola con l’iscrizione (comprensiva dell’assicurazione professionale). I nuovi soci che si iscriveranno durante il triennio istituzionale saranno obbligati all’aggiornamento a far data dall’anno successivo alla prima iscrizione e devono ottenere crediti formativi in ragione di 50 crediti (ECOS o EDUCIS) per ogni anno di iscrizione alla FISieo.

Sacrofano 2018 – Circolo degli artisti e Terzo Paradiso

di Monica Borio e Valentina Dernini articolo apparso su Shiatsu News #60 Giugno 2018 A Sacrofano in occasione del XXIX Conve- gno Nazionale il Circolo degli Artisti Fisieo ha contribuito come ogni anno, forse quest’an- no ancora di più dato il tema artistico, il “Terzo Paradiso”, ad armonizzare gli inter- venti ed i numerosi appuntamenti con il suo contributo artistico. Infatti quest’anno è stata pensata una vera e propria performance durante l’intervento di Fabrizio Bonanomi “La metafora del Pa- radiso in noi e la sua ricerca…”, performan- ce che ha dato vita ad una tela di 3×2 mt integrata poi con ulteriori elementi relativi al concetto Terzo Paradiso di Michelangelo Pistoletto ed alla canzone di De Andrè “Il so- gno di Maria”. Sulla tela è stato dipinto dal vivo un cielo che rappresenta in modo particolare quel- lo “spazio concettuale ed esperienziale” ove l’intreccio fra scienza, loso a e religione ha raggiunto le manifestazioni loso camente più profonde e culturalmente più espressive. Gli archetipi che il cielo disvela costituisco- no anche il fondamento di dottrine tese alla comprensione delle grandi leggi dell’univer- so, della vita e dell’azione del mondo invisi- bile nella realtà sensibile. Se le cose che la Terra genera hanno un principio e una ne, sono dunque limitate e corruttibili, il Cielo, al contrario, mostra cose incorruttibili ed eterne. Il Cielo, dunque, è percepito dagli antichi come una diretta promanazione del sacro, ma costituisce anche una meta: l’in- dividuo, attraverso l’Ascesi, attraverso cioè la progressiva palingenesi della sua compo- nente terrestre, può accedere al Cielo, cioè mondo superiore, al mondo degli dei: può essere dio esso stesso risvegliando e ali- mentando la divinità che è in lui. Anche il logo del XXIX Convegno è stato ispirato dal simbolo del M° Pistoletto: il Ter- zo Paradiso è stato interpretato attraverso una visione orientale, prendendo le sem- bianze di una pittura sumi-e o addirittura di un kanji (ideogramma). La particolarità del logo, rispetto al simbolo del Terzo Paradiso, è che non è completa- mente chiuso: quest’apertura non è stata decisa a priori, si è manifestata nel corso della realizzazione ed ha rappresentato una sorta di interpretazione “alternativa” con una “contaminazione culturale” orientale.